ARCANI MAGGIORI

La Morte

Nell’esperienza dell’Appeso il concetto di sé è stato cambiato per sempre. L’uomo vecchio deve essere sostituito da uno nuovo. Nell’arcano della Morte, segue inevitabilmente una nuova nascita. La Morte è vestita con un’armatura nera, e monta un magnifico cavallo bianco. Il pennacchio sul suo elmo e l’occhio del cavallo sono rossi, colore del sangue, simbolo di vita. Anche lo stendardo nero è ornato dalla mistica rosa della vita per suggerire la vitalità insita nella carta. Al suo passaggio un Re è già caduto e davanti ad essa dei fanciulli e un vescovo in preghiera attendono rassegnati. In fondo, fra due torri, sorge un sole luminoso, promessa di un nuovo giorno e di una nuova vita. La Morte non va assolutamente intesa come fine del vivere, ma come trasformazione necessaria per accedere a un livello superiore di esperienza. Indica una trasformazione che avviene solo se muore il precedente modo di essere. La paura del cambiamento può rendere il passaggio
doloroso e difficile ma è necessario, perché è l’occasione per qualcosa di più grande. Non bisogna aggrapparsi al passato ma accompagnare il cambiamento. La Morte indica che un ciclo è finito e uno nuovo comincia; è il passaggio tra due capitoli della vita, indispensabile per l’evoluzione. Morto il passato occorre organizzare il futuro e accettare che ci vorrà del tempo per comprendere la natura della nuova realtà, un’esperienza che l’Anima farà nel prossimo arcano: la Temperanza.

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